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Una mattina mi sono svegliat@: comizio dell'8 dicembre 2014

L'8 dicembre 2014 alle 17.30, il comizio “Una mattina mi sono svegliat@si è tenuto davanti ai reperti archeologici recentemente scoperti sotto il campo di calcio di via de Lollis - via dei Dalmati, a fianco dell'Università La Sapienza. L'Università vuole costruire un mega-parcheggio sul terreno, nonostante i ritrovamenti archeologici, e i cittadini del quartiere si oppongono.

Durante il comizio, gli studenti del dottorato in archeologia de La Sapienza hanno presentato una lezione sulle ville romane suburbane (agricole): planimetria tipica e funzioni dei locali, nonché cenni sulle tecniche di scavo e sulla valorizzazione dei ritrovamenti.  Infatti, sotto il campo di calcio sono venuti alla luce i resti di un'antica villa romana, forse agricola (II secolo d.C?), nonché le tracce dell'antica via consolare Tiburtina.

Un'esponente della Libera Repubblica di San Lorenzo ha poi offerto una “testimonianza del quartiere” sui ritrovamenti: infatti, gli abitanti delle case contigue avevano già scoperto i reperti oltre mezzo secolo fa quando, per cercare rifugio dai bombardamenti del 19 luglio del 1943, aprirono varchi nelle loro cantine.  Ma le loro segnalazioni sono rimaste inascoltate dalle autorità.

Un altro esponente della Libera Repubblica ha poi denunciato la decisione dell'Università, incaricata per statuto di diffondere la cultura, di mortificare i ritrovamenti archeologici, costruendo sopra un mega-parcheggio di tre piani.  Mentre i cittadini del quartiere chiedono invece all'Università, nonché alla Sovraintendenza e al Comune, di valorizzare i ritrovamenti, allestendo nell'ex campo di calcio un parco archeologico visitabile dal pubblico, con annessa la piscina da tempo promessa.

C'è, si è detto, un solo motivo per il quale l'Università insiste nel voler compiere questo scempio culturale. (Che è anche uno scempio urbanistico: infatti, il piano regolatore vieta la sottrazione di spazi verdi al quartiere, che è il più densamente popolato della Capitale; purtroppo l'Università ha trovato un escamotage...)  Il motivo di tutto ciò?  Si vuole consentire a 200 professori – i più privilegiati dell'ateneo – di poter arrivare in ufficio con maggiore comodità, parcheggiando le loro macchine in via de Lollis e poi attraversando la strada soltanto, invece di parcheggiarle nell'apposita struttura universitaria di Largo Passamonti e poi camminare fino all'ateneo (12 minuti). La somma dell'andata e del ritorno è dunque pari a 24 minuti – che è proprio il tempo minimo che i medici consigliano di camminare ogni giorno, a tutte le età, per restare in buona salute! Comunque, per chi va di fretta, ci sono due tram che portano da Passamonti all'ingresso dell'ateneo (tempo del percorso: 5 minuti).

Il comizio, che ha attratto una discreta folla, è solo l'inizio di una campagna di sensibilizzazione che si svolgerà presso i professori e gli studenti de La Sapienza, chiedendo loro di prendere posizione sulla decisione della loro Università di deturpare il quartiere in cui si è insediata.

 



Ecco il Manifesto che ha annunciato il comizio “Una mattina mi sono svegliat@ – Il tesoro della villa romana di San Lorenzo.
Per il testo del volantino distribuito nel quartiere cliccare qui
 


I San Lorenzini che ascoltano e riflettono (dietro di loro, gli scavi).


Una lezione popolare sui reperti.


Un appello al Rettore Gaudio.

Le immagini
della lezione

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Parte della villa romana ritrovata: gli ulteriori scavi determineranno se queste sono le fondamenta o, invece, le strutture portanti.


La lotta contro lo scempio culturale e urbanistico che l'Università vuole compiere in via dei Dalmati va di pari passo con le lotte analoghe per salvare la Dogana di San Lorenzo dalla demolizione e per restituirla alla cittadinanza, nonché per valorizzare le case tipiche e le piazze del quartiere. La campagna si chiama “Sdogana la città


 
 

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