Da Progressisti in Divisa – la Sinistra pacifista viene aurolata – un ebook di Patrick Boylan

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Padre Dall'Oglio


Sul piano individuale, cioè quello dell'opinion maker come singolo cittadino, abbiamo l'e­sempio del noto pacifista cattolico ai tempi della guerra in Iraq – ora sostenitore di un inter­vento militare occidentale in Siria – Paolo Dall'Oglio, gesuita. Per anni Dall'Oglio ha opera­to in Siria presso un monastero da lui rifondato in una zona isolata nel sud del paese; poi nel giugno del 2012 è stato espulso per le sue attività politiche contro il regime. Da allora gira l'I­talia e il mondo intero facendo da me­gafono per le opposizioni siriane violente – in particola­re le milizie filo-USA con­sacrate dalla Clinton a Ginevra il 7 dicem­bre 2011 (vedi: bit.ly/link-42  ► ), poi, successivamente e con nuovi leader, a Doha e infine a Istanbul. In prati­ca, Dall'O­glio chiede un intervento militare ONU in Siria, a sostegno di una lotta arma­ta da lui giudica­ta “necessaria per rovesciare il regime oppressivo di Assad” (vedi: bit.ly/link-43  ► ).


Invece esiste in Siria anche la (già citata) opposizione nonviolenta, la quale ritiene possibile una via pacifica per sostituire il Presidente Assad e le cui fila s'ingrossano ogni giorno di più, in particolare con giovani siriani ormai convinti che il ricorso alle armi sia stato un errore. Questa opposizione viene ignorata, non solo da quasi tutte le Cancellerie occidentali e dalle associazioni pacifiste istituzionali, come si è già detto, ma anche dalla totalità dei tg e dalla quasi totalità dei giornali (un'eccezione – vedi: bit.ly/link-44  ► ). I mass media, infatti, sem­brano avere orecchie solo per le opposizioni armate. E, dunque, per padre Dall'Oglio, il loro “cappellano militare” (parole sue). Egli trova porte aperte non solo a Montecitorio e alla Far­nesina, ma anche alla RAI e nelle redazioni dei tg e dei giornali stampati di mezzo mondo. Eppure si tratta di un semplice monaco che ha passato gli ultimi tre decadi in un iso­lato mo­nastero della Siria meridionale. Vedi le sue interviste a: La7 (bit.ly/link-46  ► ); Rai­News24 (bit.ly/link-45  ► ); la tv statunitense PBS (bit.ly/link-47  ☼   ► ); l'emittente francese France24 (bit.ly/link-48  ☼   ► ). A Washington è stato fissato per Dall'Oglio un fitto calenda­rio d'incontri sulla Siria con imporanti think tanks statunitensi di politica estera (vedi: bit.ly/link-49  ☼   ► ).


Il 13 di­cembre 2012, la Regione Lombardia ha attribuito il suo annuale “Premio per la Pace” al sa­cerdote, per via del suo lavoro per il dialogo interconfes­sionale in Siria. Non è chiaro se il Presidente Formigoni e la Giuria erano all'o­scuro di quel­l'altro atti­vismo di Dall'O­glio in Si­ria, ossia l'incitamento dei giovani alla lotta ar­mata (causa della sua espulsio­ne), o se invece in­tendevano premiare proprio questo suo pa­cifismo sui generis (vedi: bit.ly/link-50  ► ).


La notevole accoglienza istituzionale ricevuta da Paolo Dall'Oglio e la sua forte esposizione mediatica sono chiari segni che egli è stato cooptato dai poteri forti, sostenitori della soluzio­ne militare in Siria. Per il legame tra i poteri forti del Bilderberg e le milizie siriane filo-USA (all'inizio tramite Bassma Kodmani), vedi: bit.ly/link-51  ☼   ► . Così, nel dare a Dall'O­glio ascolto, pubblicità e un premio per la pace, i poteri forti sono riusciti ad espropria­re l'a­rea cattolica che guardava (e guarda tutt'ora) a lui per orientarsi nelle questioni di guer­ra e pace.


E non solo l'area cattolica. Infatti, questo opinion maker a tempo pieno visita innumerevoli circoli di pacifisti laici, sia in Italia che all'estero, per descrivere, da testimone oculare, “le atrocità di Assad” e la “necessità di un intervento militare occidentale per fermarle”. Se i suoi appelli non convincono tutti i pacifisti, perlomeno li confondono e quindi li neutralizzano, come abbiamo già visto nel caso della Tavola della Pace. Pertanto anche se il suo apporto è quello di un solo individuo, come Progressista in Divisa padre Dall'Oglio costituisce sen­z'altro un “tassello” importante. (Per una critica delle sue posizioni, vedi: bit.ly/link-52  ► .)

     

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